Il mistico mustafà ("prescelto", in arabo), in ispecie se mastio, si guardi dalla misticanza e dalla mestizia, come dal mastice [delle passioni] e dal mosto del mest ("ubriaco", in persiano). Sia místuama ("spensierato", in gaelico) e müsteri ("ospite", in turco) d'un mistar ("posto nascosto", in ebraico) sine mustar ("pompa", in irlandese) et in modesta guisa di [grano di] mostrich ("senape", in tedesco), sive mustard (ancora "senape", etiamque "mostarda", in inglese). Consideri suo must ("dovere", sempre in inglese) l'auto-metsubou ("annullamento", in giapponese) e suo musterbild ("ideale", in tedesco) la mustamaija ("nigra sed formosa", in finlandese) Sapienza. Vivere è užmušti ("morire", in lituano) e questo mondo è una mastaba ("tomba", in arabo).
Lode all'Amatsu ("Celeste", in giapponese).
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* Al riguardo il giapponese mitsu, diffusissimo nei cognomi locali, oltre a significare "miele", figura in numerosi composti, da mitsukai ("angelo") a mitsukeru ("cercare" e - con bell'ottimismo - "trovare").