Che questa età del ferro debba concludersi nel fuoco (pyr in greco e fire in inglese, foneticamente affini al latino ferrum) non lo dice solo san Pietro.* C'è pertanto tutta l'ironia (irony, in inglese) del ferro (iron, ancora in inglese), visto che alla siderurgia s'è votata l'intera modernità, nel suggerire che la «caduta» biblica fu determinata dal de-siderio, che ci precipitò dallo spazio "siderale" in questa angusta prigione terrena.**
Non resta che farci cenere, sicché. Tutti insieme, i belli e i brutti, i buoni e i cattivi, i deboli e i potenti. Tutti insieme, per amore o per forza. Tanto vale farlo per amore (senza desiderio, s'intende).

* Il protopapa ricorda la profezia di cui sopra nella Seconda lettera (III, 5-7), dicendo "che i cieli esistevano già da lungo tempo e che la terra, uscita dall'acqua e in mezzo all'acqua, ricevette la sua forma grazie alla parola di Dio; e che [...] il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì. Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il Giorno del Giudizio e della rovina degli empi". Il dato tradizionale, perfettamente conforme, precisa che la fine del mondo per acqua si alterna a quella per fuoco ogni - più o meno - 6.500 anni, ogni qualvolta cioè il punto vernale staziona in Leone ed in Acquario. Tale punto, che è quello dell'equinozio primaverile, dovrebbe - affinché le stagioni terrestri si rispecchino in quelle celesti - corrispondere alla costellazione dell'Ariete, il che si verificò circa 4.000 anni or sono. Un'analisi più dettagliata di questi cicli è reperibile qui.
Per chiudere, merita d'esser segnalata la coincidenza tra il segno dei Pesci e gli scorsi due millenni «del cammin di nostra vita [cristiana]», periodo «nel mezzo» del quale Dante pone la propria esistenza. Non a caso, del resto, il pesce (ichtùs, in greco) è simbolo cristiano per definizione: Iesus CHrisTUS (ovvero Iesùs CHristòs Theoù Uiòs Sotèr, "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore").

** Anche nel Corano (LVII, 25) il ferro è detto "fatto scendere, per volontà divina, dal cielo". Analogamente, la cosmologia cinese gli assegna il quadrante occidentale (calante, perché connesso al tramonto), laddove l'opposto legno occupa il quadrante orientale, levante. Inoltre, sempre per i cinesi, sotto l'aspetto cromatico al legno corrisponde il verde dell'ascendente vegetazione e, al metallo, il bianco (vuoi dell'arroventamento, vuoi dell'incinerazione). Infine, tornando a noi, è abbastanza notevole l'associazione popolare tra ferro meteoritico, stella cadente e - durante la notte di san Lorenzo - [espressione di un] desiderio.