Se torno a nascere (e temo che mi toccherà farlo, ovviamente dalla porta dei padri, quella cancerina; a quella degli dei, capricorniana, ho smesso da tempo di pensare d'aver diritto), il mio paese sia questo.


  • Dove non si esaltano i migliori, non ci sono gli ambiziosi. Dove non si pregiano le ricchezze, non accadono furti. Dove non si loda il successo, non esiste la frustrazione. Perciò il buon governante vuota la mente dei governati e riempie loro lo stomaco, ne indebolisce il desiderio e ne rafforza le membra (Tao-te-king, § 3).
  • Senza la cultura, la gente ritrova il buon senso. Senza l'amministrazione, la gente ritrova la pietà filiale (Tao-te-king, § 19).
  • Meno sono le leggi, più la gente è unita. E viceversa (Tao-te-king, § 58).
  • Governare è come friggere pesciolini, che meno li si rimesta meglio è (Tao-te-king, § 60).
  • Lo Stato dev'esser piccolo, con pochi abitanti. La gente deve servirsi delle proprie braccia, anziché di arnesi meccanici, delle proprie gambe, anziché di barche o di carri; insomma temere la morte e non allontanarsi dal luogo di nascita. Quand'anche in un paese si sentano cantare i galli ed abbaiare i cani del paese vicino, i rispettivi abitanti non abbiano alcun contatto e vivano così, fino alla morte, senza conoscersi. Per contare si torni all'uso delle cordicelle annodate e, in tal modo, la gente ritroverà il gusto del proprio cibo, della propria casa e delle tradizioni dei proprii antenati (Tao-te-king, § 80).

oOo


Il flipper accanto
è abbastanza pacchiano.
    http://sofsof00.blogspot.it/2012/09/normal-0-21-false-false-false.html
Colpa della nostalgia:
quando e dove nacqui
non c'era l'elettricità.