Nel linguaggio corrente, il sostantivo «lupo» è spesso accompagnato dall'attributo «solitario» (laddove la solitudine non viene intesa come "che è costretto alla ...", ma come "che preferisce la ..."). In assenza di attributi, è sinonimo gergale di "libidinoso" o "lussurioso", donde il verbo, anch'esso volgare, "allupare" e l'arcaico sostantivo "lupanare" (lupa designando, in latino, la meretrice).
Eppure il senso della collettività è sovente assai spiccato, negli esemplari di canis lupus, unitamente al rispetto della gerarchia, all'osservanza della monogamia ed alla cura della cucciolata, sicché, almeno per quanto riguarda la solitudine, il relativo modo di dire sembra riferirsi solo al giovane maschio che abbandona il branco natìo per formarne uno nuovo.
Bene. Le sopra citate caratteristiche appartengono in buona misura anche all'orso, dalla locuzione colloquiale («Caio è un orso») alla citazione dotta che vede sant'Ildegarda di Bingen sconsigliare la carne dell'orso perché induce alla lussuria. Inoltre, come il lupo è connesso al bianco [della neve] ed alla luce (lykos, in greco, stando sia per "luminoso" - come leukos per "bianco" - che per "lupesco"), così l'orso [polare] richiama alla mente sia la stella omonima che l'aurora boreale. Infine, il lucus latino ("bosco"), con la mediazione dei lucumoni etruschi, collega il lupo e l'orso col cinghiale dei druidi (tant'è che tra bear e boar, in inglese,* il passo è breve).

* Circa i due termini, nell'ordine, va segnalata l'affinità in danese (orne e bjørn) e l'identità in finlandese (karhu e karhu). A mo' di curiosità, inoltre, si può aggiungere che "orso", in basco ed in bosniaco, è bear e che, sorprendentemente, in albanese "cinghiale" è ariu.

Evitiamo a) l'Orsa, costellazione precedentemente detta «del Cinghiale» (come il ciclo attuale, con l'aggiunta dell'aggettivo 'bianco'), b) la stella Arcturus, cioè "guardiano dell'orso", trasformata in Boote ("bovaro") quando l'Orsa diventò Septem triones ("sette buoi", donde 'settentrione'), c) la luminosità dei boschi, enigmaticamente attestata da Varrone nel suo famoso «lucus a 'non lucendo'» e d) la Terra del Cinghiale degli iperborei, poi diventata Artide (o "terra dell'orso", dal greco arktos), temi ai quali ci siamo già affacciati e fermiamoci al ben noto conflitto tra prima e seconda casta, ovvero tra il cinghiale e l'orso (conflitto ricordato, nel mito greco, con l'uccisione da parte di Atalanta - allattata, come Paride, da un'orsa - del bianco cinghiale calidonio).
Ora, che l'insubordinazione del re nei confronti del pontefice sia avvenuta più volte, è assodato. Anche nel Mahābhārata (più precisamente, nel Vana Parva) viene descritta la contesa tra Arjuna e Shiva sul cinghiale abbattuto, finita però col pentimento dell'«ario» Arjuna. Tuttavia, oltre al caso canonico indù della corretta gerarchia, non è infrequente l'eventualità della coincidenza delle funzioni regali e sacerdotali: basta pensare all'Egitto faraonico, al Giappone del tennō ed alla Roma pre-cristiana. E neppure è rara, per entrambe le caste, visti i tempi che corrono, la condizione che potremmo definire - pensando all’orso - «letargica», testimoniata dalla correlazione tra la quiescenza di re Artù nell'isola di Avalon e quella di mago Merlino nella foresta di Broceland.*

* Broceland (bro essendo - puntualizza Guénon - l'anagramma di bor) è di nuovo la Terra del Cinghiale, mentre la Caledonia è il paese dei caldei, cioè dei celti. Tra l’altro anche l’italiano «porco» potrebbe derivare dal bharahâ (“cinghiale”) sanscrito, vista l’esistenza del var alto-tedesco, del sassone fearh e dell’inglese farrow (“porchetto”). In latino infatti il cinghiale era detto [porcus] singularis, donde il francese sanglier. E chissà se la stessa India (Bhārata, in hindi, che è anche uno dei nomi di Agni) si lega al cinghiale? In merito abbiamo scovato una pronta smentita, nel sito DefenceForumIndia, a firma di tale Virendra: "Generally, the legend says that the name 'Bharatha' came because of the emperor named Bharatha, son of Dushyanta and Shakuntala. Etymology of 'Bharatha' can be divided into: bha + ratha. Ratha means one who has rathi ('interest', 'passion'). Bha means light. It also means fire. So, etymologically 'Bharatha' means one who has passion for light-fire".

Insomma, per concludere (e per dare un minimo di coerenza a questo post) non sembra campato per aria il dire che lupo, orso e cinghiale possono luminosamente convivere, non di rado nella stessa persona.