C'era una volta l'impiegato statale, legittimo erede, anche se in divisa da usciere, della seconda casta tradizionale (quella a cui compete il potere temporale, incarnato dal sovrano e da quest'ultimo delegato ai suoi rappresentanti legislativo, amministrativo, giudiziario e militare). Potere temporale - aggiungiamo - ovvero orizzontale,* regolarmente conferito dall'autorità sovratemporale.

* Orizzontale, cioè espandentesi lungo le quattro direzioni (avanti, dietro, destra e sinistra) di un piano. Si tratta dell'ambito specifico del secondo guna indù, rajas (termine la cui radice è la stessa della regalità che gli corrisponde), laddove al primo (sattwa) si confà la sacerdotale tensione verso l'alto e, al terzo (tamas), quella borghese verso il basso. Nella croce tridimensionale, sattwa-spirito-Chiesa è la metà superiore dell'asse verticale, tamas-corpo-Banca la metà inferiore di detto asse e rajas-anima-Stato l'asse orizzontale. Fatta la debita premessa per cui, con Banca, si sintetizzano le caste più basse (quella mercantile e quella operaia), se non addirittura quella dei fuori-casta, va aggiunto che le tendenze dei tre guna coesistono, in varia misura, sia nel collettivo sociale che nel singolo individuo. Infine, come già ricordato più volte, non sarà inutile paragonare la mobilità della regina degli scacchi (la seconda casta essendo virtualmente femminile, nei confronti della prima) all'estensione orizzontale di rajas, laddove l'immobilità del sommo sacerdote (poi divenuto, incongruamente, re) del gioco medesimo ne emblematizza la tensione sovramondana.

Si diceva «regolarmente conferito». Nell'ottica della nota precedente, l'avverbio è sinonimo di normalmente, nel duplice senso di 'a norma di Legge' e 'perpendicolarmente'. In quest'ultimo caso, l'immagine classica del conferimento di potere è quella della pioggia, che, caduta verticalmente,* si dilata orizzontalmente.

* La contraddizione tra l'ascendere di sattwa ed il calare della pioggia è solo apparente, se si pensa quest'ultima come successiva all'evaporazione (ovvero come semicerchio complementare dell'arcobaleno). D'altra parte, il termine «pontefice» rinvia ad un ponte che, in quanto tale, è percorribile in ambo le direzioni (il medesimo significato ritrovandosi nei vocaboli grazie [rese dalla Terra al Cielo] e grazia [concessa dal Cielo alla Terra], quasi a sottolinearne l'interdipendenza reciproca)".

Ma torniamo all'impiegato statale, ieri fiero di rappresentare un Re tale "per grazia di Dio e [in subordine] per volontà della Nazione" ed oggi costretto a rappresentare un Presidente eletto né dall'alto, né dal basso. Come si può, in queste condizioni, serbare un minimo, se non di fierezza, almeno di dignità?
Almeno di pietas, vogliamo dire, come se ne è scritto qui.