Avendo sempre sostenuto che la famiglia è l'unico [ed ultimo] ostacolo alla completa realizzazione del disegno satanico di riduzione in cattività dei posteri di Adamo (cattività che avvolge le sue spire intorno al captivus diaboli con l'accattivante lusinga della libertà), le sole alternative alla famiglia essendo rappresentate dal monachesimo o dalla clocharderie, aggiungiamo alla lista degli attacchi alla famiglia, oltre ai già altrove citati femminismo, contraccezione, aborto, obbligo lavorativo di entrambi i coniugi ("sennò non si tira avanti"), scuola dell'obbligo in età prescolare (ovvero «asilo-nido») e conseguente impossibilità [da parte di genitori non ancora ridotti in schiavitù] di allevare una prole non condannata alla schiavitù, matrimonio civile, convivenze e fiori d'arancio omosessuali, aggiungiamo, si diceva, la tautologica «chiusura delle case chiuse».
La cosa può esser considerata una sconvenienza, e ce ne spiace, o un'inezia. Eppure, si pensi solo a due delle sue conseguenze: a) l'adulto che non voglia rivolgersi alla prostituzione ambulante è ipso facto dirottato verso l'adulterio (nel frattempo diventato legittimo); b) il giovane in cerca della sua prima esperienza non può che trovarla a danno della verginità (nel frattempo diventata ridicola) di una sua coetanea.
Il contemporaneo pensare sempre e dappertutto all'erotismo (ed il suo parallelo accusare la Chiesa di sessuofobia), a parte le sue conseguenze antifamiliari, fa sospettare una realtà tristemente diversa, se è vero che solo l'affamato pensa esclusivamente al cibo. Va peraltro aggiunto che dev'esser la senilità a permettere allo scrivente di pensare ad altro, davanti al dissennato sfoggio di seni urbani a piede libero.
La Chiesa, per il solo suo schierarsi in difesa della famiglia, si rivela l'unico [ed ultimo] baluardo contro la plurisecolare cospirazione infernale. Ciò premesso, dovendo chi scrive confessarsi privo di un guru, di uno shaykh e di qualsiasi figura analoga (il che gli preclude a priori ogni velleità esoterica), in questo blog non si sparlerà mai del cattolicesimo. Al riguardo, di seguito, sarà bene citare l'unico maestro, per quanto virtuale e perciò iniziaticamente inefficace, dello scrivente medesimo. «Molti sembrano dubitare della necessità, per chi aspira all'iniziazione, di ricollegarsi prima di tutto a una forma tradizionale di ordine exoterico e di osservarne le prescrizioni; questo è del resto l'indice di un modo di sentire che è proprio dell'occidente moderno [...]. In effetti, è ammissibile che un exoterista ignori l'esoterismo, anche se certamente questa ignoranza non ne giustifica la negazione; ma, per contro, non lo è che chiunque abbia delle pretese all'esoterismo voglia ignorare l'exoterismo, non foss'altro che praticamente, giacché il "più" deve necessariamente comprendere il "meno". Del resto, questa stessa ignoranza pratica, che consiste nel considerare inutile o superflua la partecipazione a una tradizione exoterica, non sarebbe possibile senza un disconoscimento anche teorico di questo aspetto della Tradizione, ed è questo che la rende ancora più grave, giacché ci si può domandare se qualcuno in cui sia presente un disconoscimento simile [...] sia realmente pronto ad affrontare il dominio esoterico e iniziatico, e se non dovrebbe invece piuttosto applicarsi a capir meglio il valore e la portata dell'exoterismo prima di cercar d'andare più lontano. [...] L'adesione a un exoterismo è una condizione preventiva per pervenire all'esoterismo, e, inoltre, non si deve credere che questo exoterismo possa essere rigettato quando l'iniziazione è stata ottenuta, così come le fondamenta non possono essere soppresse quando l'edificio è costruito».