Il fascino dell'etimologia è nel suo non escludere convergenze fonetiche [apparentemente] fortuite. Un esempio lo fornisce il trittico "adulto", "adulterio" e "adulterare", laddove il primo termine è dal latino adòleo ("cresco", donde 'adolescente'),* il secondo suggerisce il ricorso "ad [un partner] ulteriore" ed il terzo sottintende che qualcosa sia stata addizionata ad alterum. Come si vede, solo gli ultimi due casi hanno qualcosa in comune. Eppure è difficile sottrarsi all'impressione che tutt'e tre i lemmi alludano alla perdita della purezza infantile e primigenia.

* A mo’ di curiosità, va detto che adolère significa anche “emettere” ed “esalare” (chissà quale odore od olezzo - già aulezzo - se cioè puzza, profumo o «l’ultimo respiro»). Inoltre equivale all’incoativo adolescere, che sta per “bruciare”, “cremare”, “sacrificare" e che pertanto non lascia molti dubbii sullo scopo del raggiungimento dell'età adulta.