Da Gli oranghi, la resistenza e lo zoo, di J. Hribal, resoconto che narra le gesta di alcuni oranghi nati e cresciuti in cattività, ma riusciti ad evadere più d'una volta, trascriviamo di seguito il passo saliente.
"Otto mesi più tardi, Kumang riuscì a fuggire di nuovo. Questa volta, però, si fece aiutare dalla sorella Sara. I custodi dello zoo scoprirono subito lo strumento usato dagli oranghi: il manico di uno spazzolone per i pavimenti. Per essere usato in modo efficace, questo strumento richiedeva la collaborazione di due partecipanti. Uno dei due animali doveva tenere il bastone in posizione, mentre l’altro si arrampicava. Organizzazione e mutuo soccorso sono aspetti essenziali nella maggior parte delle culture animali, compresa quella degli oranghi. Gli zoo, pertanto, sono luoghi in cui tale cultura è limitata o addirittura distrutta. Questo avviene, più o meno deliberatamente, mediante la rimozione dell’autonomia, la rottura dell’unità familiare, la restrizione della mobilità, il continuo trasferimento degli animali da un posto all’altro e l’avvicendamento di diversi modelli di vita. Gli psicologi parlerebbero di un processo di alienazione e istituzionalizzazione".
Come definire altrimenti il Nuovo Ordine Mondiale?