Non ce la farà mai a volare, la gallina della ragione.
Non avrà mai il cuore-coraggio di bruciarsi, fissando il sole come l'aquila dell'intelletto. Non diciamo che sia inutile, perché è come una pentola: contiene quel che può capire, lo scalda quanto basta e lo conserva. Anche la luna, come illumina di luce riflessa, può scaldare di calore riflesso. Ma resta umbratile, cerebrale, fredda.


Se lo spirito incenerisce, come l'occhio di Shiva-Marte-fuoco, l'anima lessa, nel migliore dei casi. Nel peggiore, sia pur conservando comunque il cibo, surgela. In effetti, il greco psýcos significa "freddo" e, sempre in greco, "d'inverno" si dice en psykei.
Certo, il cibo ridotto in cenere è inutilizzabile. Perciò la ragione è utile.
Il guaio è che tende a farsi utilitaristica, a conservare per sé (come la luna il calore del sole) quel che non è suo. Tende a far calcoli, forse anche renali.
Appesantisce.
Non ce la farà mai a volare, la gallina.