Merita attenzione, la dottrina islamica dello yaqin ("certezza [della Verità"]): a) 'ilm al yaqin, che possiamo rendere con "certezza razionale" basata sulla fiducia in chi enuncia le affermazioni alla cui veridicità si crede; b) 'ain al yaqin, letteralmente "occhio della certezza", interpretabile come "certezza empirica" basata sulla verifica di uno o più dei cinque sensi, in questo caso della vista, delle affermazioni alla cui veridicità si crede; c) 'haqq al yaqin, letteralmente "verità della certezza", che potremmo tradurre come "certezza intellettiva" basata sull'assimilazione, sulla compenetrazione e perciò sull'identificazione tra il credente e le affermazioni alla cui veridicità quest'ultimo crede.
Nello 'haqq al yaqin, in altre parole, il credente ed il creduto sono la stessa cosa. Il Veridico è la Verità, come nella celebre risposta di Gesù (Giovanni, XIV, 6) al relativistico [ed idealistico] "Che cos'è la verità?" di Pilato (Giovanni, XVIII, 38).
In proposito, si suole citare l'esempio del vasetto contenente miele. Nel primo grado, si crede che il vasetto contenga miele perchè ci si fida di colui che lo afferma. Nel secondo, si vede il contenuto del vasetto. Nel terzo lo si assaggia, ovvero si fa in modo che il miele penetri al proprio interno e pertanto si identifichi nell'assaggiatore medesimo.
Si ponga nel debito risalto la svalutazione islamica della conoscenza razionale, rispetto a quella sensitiva, come a dire che, se i sensi possono ingannare, figuriamoci quante possano essere le balle a cui crede la ragione.
Ciò fa riflettere. Lo stesso termine «riflettere» fa riflettere, perché implica una luce riflessa, non proveniente cioè dall'interno, ma dall'esterno. È uno specchio, insomma, la ragione, non una torcia. Ci si può fidare di uno specchio, che riflette qualsiasi cosa gli si pari dinanzi? E questo nel migliore dei casi, perché esistono anche gli specchi deformanti.
Ora, se i sensi sono privilegiati, rispetto alla ragione, dovremmo porci alcune domande, tra cui le seguenti. Siamo sicuri che la Terra giri? Io vedo girare il Sole, la Luna, talvolta anche Venere, ma non la Terra. Siamo sicuri che l'uomo derivi dalla scimmia? Finora l'ho visto, sì, ma solo nei cartoni animati. Siamo sicuri dell'atterraggio sulla Luna? Non l'ho visto che in televisione.
Fin qui, circa l'uso dei sensi, ovvero dello 'ain al yaqin. E che dire dello 'ilm al yaqin, che si regge sulla fiducia accordata a qualcuno? Ci si fida dei medici, degli scienziati, degli storici e insomma degli esperti ufficiali? Chi scrive, no. Allora, siamo sicuri che Colombo scoprì l'America? Siamo sicuri che il cancro si combatta con la chemio? Siamo sicuri che non fossero solo due attrazioni da circo, Bufalo Bill e Giuseppe Garibaldi?
Di questa forma di proiezione, luciferinamente voluta dai potenti ed inconsapevolmente subìta da chi potente non è, abbiamo parlato anche altrove. Qui ci limitiamo a ringraziare Erik Johansson, che nell'immagine sottostante fornisce una bella metafora del concetto di realtà.