L'elica della nave lascia un solco che dura pochi minuti; quella della motozappa, che dura pochi mesi, quella dell'aeroplano, pochi secondi. Fin qui, per l'acqua, la terra e l'aria.
Ed il fuoco, per quanto tempo e da qual tipo d'elica si farà solcare?



Se la nostra fine stavolta sarà per fuoco, significa che, dopo la pirificazione, saremo tutti purificati, anche gli stronzi. In effetti, l'intestino cuoce quel che si sta digerendo (e che pertanto - come sostengono i cosiddetti «crudisti» - non dovrebbe esser precotto), sicché il pozzo nero interiore può esser elevato ad allegoria infernale. In altre parole, come il microcosmo rimanda al macro, come l'uomo è imago Dei e come il mondo è fatto a similitudine di un corpo umano e perciò di un corpo divino, l'Inferno lo si può rappresentare come una gigantesca fossa settica, Bezault o Imhoff che sia, con le sue smisurate pale rotanti. Pale rotanti di un'elica che più o meno lentamente, ma inesorabile come il time-sheet di questa età del ferro (shit-time), felicemente amalgama liquidi e solidi in un'universale decantazione. Anche l'ultimo degli stronzi, in tal modo, sia pur con voce stercorea, s'incanterà nella Sua broda e canterà a Sua lode.
In un kantharos non c'è posto per l'odio.