Si può pensare che cristiani e massoni (quelli divisi tra protestanti, anglicani, ortodossi, vetero e neocattolici, questi «separati in casa» - ovvero «alloggiati» - chi presso un'obbedienza e chi in un'altra) facciano fronte comune?
Tale evenienza, per quanto improponibile, viene sfiorata anche da V. Messori quando, non senza una punta d'ironia, ipotizza un'alleanza tra le due istituzioni, minacciate dalla stessa 'serpe nutrita in seno'. Per dir meglio, vittime dello stesso ricatto. Come spiegare diversamente le contraddizioni tra il presente ed il passato di tante organizzazioni tradizionali?
Al riguardo, M. Blondet (nell'articolo intitolato Il mistero Ratzinger) propone le seguenti, dolorose osservazioni: "L’allora cardinale Joseph Ratzinger [...] nel 1999 scrisse la prefazione italiana ad un saggio di Schooyans, Nuovo Disordine Mondiale. «Le tesi portate avanti da Schooyans - scriveva - oltre ad essere un autentico pugno nello stomaco, esprimono una linea interpretativa che potremmo definire autorevolissima della posizione della Chiesa riguardo ad un problema, quale quello della 'vita' e della sua strumentalizzazione, che è preconizzato come un tentativo di 'dittatura mondiale' perseguita dai Paesi più ricchi, e che si avvale di importantissimi strumenti politici quali l’OMS, l’ONU, le ONG, la Banca Mondiale e tutte le organizzazioni a esse collegate. Secondo l’autore, il Nuovo Ordine Mondiale non è altro che il tentativo di imporre la 'filosofia dell’egoismo' dei Paesi ricchi ai Paesi poveri o in via di sviluppo, e il dominio di pochi su tutti gli altri».
[...] Dunque è stata una amara sorpresa, per i cattolici consapevoli, ascoltare Joseph Ratzinger, divenuto pontefice Benedetto XVI, nel Natale del 2005, alla sua prima benedizione Urbi et Orbi, pronunciare queste parole: «Uomo moderno, adulto eppure talora debole nel pensiero e nella volontà, lasciati prendere per mano dal Bambino di Betlemme; non temere, fidati di Lui! La forza vivificante della Sua luce ti incoraggia a impegnarti nell’edificazione del Nuovo Ordine Mondiale, fondato su giusti rapporti etici ed economici. [...] L’umanità unita può affrontare i tanti e preoccupanti problemi del presente: dalla minaccia terroristica alle condizioni di umiliante povertà in cui vivono milioni di esseri umani; dalla proliferazione delle armi alle pandemie e al degrado ambientale, che pone a rischio il futuro del Pianeta»". Sempre Blondet conclude, sconsolato, che davvero impressiona "il voler mettere il progetto mondialista quasi sotto il patronato di Gesù Bambino".
Al nuovo corso ecclesiastico, che peraltro - benché motivato da comprensibili ragioni ultraterrene (la diffamazione mediatica compromettendo la salvezza di milioni di anime) - data da almeno mezzo secolo, s'è fatto larvatamente cenno anche qui. In ogni caso, l'obbedienza (non - o non solo - nell'accezione massonica) è preciso dovere di ogni fedele.

Mutatis mutandis, oltre che per i cattolici "consapevoli", le medesime riflessioni suesposte ci sembrano valere per i musulmani,* i giudei e tutti coloro che, in un modo o nell'altro, si considerano legati alla Tradizione.

* Anche in quest'ambito le scissioni si fanno sentire. Non solo quelle tra sciiti e sunniti, mai virulente come negli ultimi tempi, ma soprattutto quelle tra fondamentalisti (wahabiti, salafiti, ecc.) e no. Tuttavia, a proposito di «ultimi tempi», l'escatologia ci rassicura: a Damasco appariranno insieme, il Mahdi e il Cristo.