A proposito di traduzioni evangeliche un po' infelici, tema su cui ci siamo soffermati altrove per la confusione - in italiano ed in latino - tra l'agape e la philia (Giovanni, XXI, 15), altrettanto potrebbe dirsi di un passo 'esplosivo' già in queste due lingue: "Prima che Abramo fosse, Io sono" e "Antequam Abraham fieret, Ego sum" (sempre san Giovanni, VIII, 58).* Esplosivo, abbiamo detto, perché - nonostante l'uso improprio dello stesso verbo «essere», adoperato prima al passato e poi al presente [eterno] - evidenzia l'atemporalità di Gesù. Atemporalità, non precedenza temporale, perché il Salvatore non dice «ero», bensì «sono».

* Come è noto, Gesù, dopo aver affermato che Abramo "si rallegrò nel vedere il Mio giorno", a chi Gli chiedeva se, giovane com'era, avesse visto Abramo, rispose così.
 
Ma ancor più esplosivo è il testo greco (Prin Abraam ghenesthai, Ego eimi = "Prima che Abramo nascesse, Io sono") che, servendosi di due verbi diversi (γίγνομαι ed εἶναι), sancisce la differenza metafisica tra esistere ed Essere: al primo competono un passato (la nascita) ed un futuro (la morte), laddove col secondo non si può parlare che in un eterno presente.
Come evitare l'accostamente col celebre "Io sono l'Essere" (Esodo, III, 14), ovvero "Io sono Colui che è", cioè l'Unico che possa adottare propriamente l'omonimo verbo?


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Ci sono tante cose, nel Libro. "Tante cose da dire, difficili da spiegare perché [siamo] diventati lenti a capire". Lo dice san Paolo, che ci siamo ridotti così (noi, certo, non lui) e che avremmo "di nuovo bisogno che qualcuno [ci] insegni i primi elementi degli oracoli di Dio" (Lettera agli ebrei, V, 12).

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D'altra parte, se «l'uomo d'un sol libro» è temibile, quello che ne ha letti troppi è peggio ancora?
Lasciamo rispondere l'ayatollah Khomeyni, che ebbe a trattare lo stesso argomento in una bella lettera - la cui conoscenza dobbiamo al sito Islamshia - a sua nuora.
"Figlia mia, compi ogni sforzo per deporre i veli, non ammassare libri. Supponiamo che tu abbia trasportato opere filosofiche e gnostiche dalla libreria a casa tua o che tu abbia fatto di te stessa un serbatoio di parole e di termini tecnici, che tiri fuori dal sacco durante riunioni e ricevimenti, soggiogando i presenti con le tue conoscenze; così per uno stratagemma di Satana [...] tu, appesantendo il tuo fardello, potresti essere divenuta - per satanico divertimento - una bambola da salotto. Allora avrai aumentato o diminuito i tuoi veli?
[...] Non ti dico di fuggire scienza, gnosi e filosofia, [...] ti dico solo di fare ogni sforzo perché il tuo movente interno sia divino".