Mi piacciono le donne.
Mi piacciono se fanno le donne, se cioè sono dominae il cui dominio vige solo in pratica, ovvero de facto, non anche in verbis. Purché stiano al gioco, siano pure regine; abbiano tutto il potere che vogliono, ma subordinato all'autorità - anche solo formale - di un marito, di un padre o di un semplice re degli scacchi.
Potere sostanziale, non formale.
Perché substantia è "colei che sottostà". 


oOo

Nessuno mi leva dalla testa il sospetto che le cose vadano male a partire dal Quattrocento, dal secolo cioè in cui l'hysteron proteron cessò d'essere una figura retorica consistente nell'inversione gerarchica e si attualizzò nella riforma di Martin Lùtero. L'utero (in greco hysteron, "successivo", "sottostante") deve seguire il [deve sottostare al] proteron ("precedente", "sovrastante"). Se si ribella, è l'isteria collettiva.