L'ajo non posi le sue pupille sulle [procacità delle] sue pupille. Così ci si raccomandava, fino ad un secolo fa, col precettore (ovvero con l'ajo,* che non era il padre di Edipo), affinché costui non finisse come Abelardo. Erano tempi buoni, quelli in cui non c'era il Ministero della Pubblica Istruzione (ovvero dell'Educazione Nazionale, già MinCulPop). A che pro alfabetizzarci tutti, se non per costringerci a leggere i giornali [di regime]?
I chierici, già scribi, bastano e avanzano per leggere, scrivere e far di conto. Gli antichi lo sapevano bene, tant'è che imponevano al governante di "riempire la pancia e vuotare il cervello della gente" (Tao te king, § 3).
Detto ciò, sembrano immotivati gli alti lai levati dagli aii - sive aj - stipendiati dall'attuale regime, circa lo sfascio della scuola. Anzi, bisognerebbe rallegrarsene. In tal modo un padre, se ne è in grado, potrà istruire personalmente la sua prole. Se non ne è in grado, non ne sentirà il bisogno. È lo stesso ragionamento che si faceva due o trecento anni or sono a proposito del cosiddetto «servizio militare»: servizio? E da quando in qua l'onore delle armi - da pagare col sangue - è considerato un servizio? Non a caso la nobiltà era esentata dal pagamento delle tasse, in illo tempore. Altro motivo di rallegramento, quindi, è la fine della coscrizione obbligatoria.

* Era un mestiere esclusivamente maschile, come prova l'inesistenza dell'aja. Anche in Olanda, dove si pretende che ci sia un'eccezione, si era e si è tuttora costretti - volendo menare l'aja - a menare il cane, invece di costei.

L'interrogativo, semmai, è se il diavolo sia cretino, oltre che malvagio. E se cretini, oltre che malvagii, siano i suoi sgherri che, da qualche secolo a questa parte, non fanno altro che promuovere un'iniziativa e poi bocciarla.* Chissà. Certo è che questi ultimi, non riuscendo a vedere più in là di un centinaio d'anni, qualche scusante ce l'hanno. Ma lui, Satana, già Lucifero, non può non sapere d'avere i millennii contati. È possibile, un angelo cretino? Chissà.

* Al Ministero dell'Istruzione ed quello della Difesa [preventiva] si può aggiungere quello della Sanità. Dopo tanto chiasso sulla bontà delle vaccinazioni - anch'esse obbligatorie - e sul conseguente calo della mortalità infantile, adesso si paventa l'incremento demografico. Basteranno antifecondativi, profilattici, aborti, sterilizzazioni, omoerotismi, guerre ed epidemie, per farci fare marcia indietro?
Sul [e sulla presa per il] culto del nuovo abbiamo celiato anche qui.




Circa la marcia indietro, la nonna scrivente si rallegra nel sapere che il depauperamento linguistico registra una piccola inversione di tendenza, grazie alla civilissima Svezia. Colà infatti, almeno nelle scuole, sia i maschietti che le femminucce vengono indicati con l'ormai desueto genere neutro. Purtroppo diversamente accade nel più arretrato Canadà, dove due lesbiche - avendo ottenuto un bimbo in adozione ed avendolo iscritto come scolara, anziché scolaro - pretendono che il pargolo vada ad orinare nel cesso femminile e non in quello maschile. Nello stesso quadro rientra l'iniziativa, sulla quale non si può non essere d'accordo, dei giacobini d'oggi: l'abolizione della cosiddetta «minzione d'onore», obsoleta ed umiliante [noi femmine] liberazione - all'impiedi e sull'attenti - della vescica mascolina. E pensare che in paese, fino a mezzo secolo fa, era ancora possibile sorprendere qualche anziana viandante che, arrestatasi, lasciava spandere ai suoi piedi una quieta pozzanghera. Ma erano i tempi delle gonne lunghe ...
Prima di battere in 'ritirata', consigliamo un'occhiata qui.